Le nuraghe contemporanee

Esposizione online

Le nuraghe contemporanee nell’arte digitale

di Petrucci Pasquale

In mostra all’incirca una trentina di opere di grande e medio formato appartenenti all’omonimo ciclo di cui e stato dato vita a partire dal 2004. Il  ciclo è articolato attraverso diverse composizioni di un’iconografia urbana quella dei cosiddetti cimiteri delle auto, che ridotte a carcasse finiscono accatastate in senso piramidale.

Il  ciclo è articolato attraverso diverse composizioni di un’iconografia urbana quella dei cosiddetti cimiteri delle auto, che ridotte a carcasse finiscono accatastate in senso piramidale. Per diverse ragioni il pensiero creativo è rivolto verso l’enigma funzionale delle Nuraghe Megalitiche che consideriamo i primi monumenti metafisici.

Inoltre la concreta possibilità di definire Le Nuraghe luoghi di sepoltura contribuisce fortemente a creare un’atmosfera inserita in una dimensione artistica tipicamente metafisica. Una simile atmosfera si diffonde anche nelle autodemolizioni o per meglio definirle con un termine metafisico “il cimitero delle auto”. Nella scena il vero protagonista è la solitudine che serpeggia tra le carcasse di vecchie auto demolite che fino a qualche anno fa popolavano le città.

La poca luce viene scandita da qualche spazio che involontariamente si è creato nell’unire le auto demolite.Gli abitacoli delle auto custodiscono con una tombale gelosia una infinità di ricordi;  amori, confessioni, sesso, tradimenti,violenze.

Nella realizzazione pratica il percorso operativo ha sviluppato un doppio risultato finale: pannelli digitali ovvero fotocomposti e tecnica mista. Per il pannello la realizzazione è completamente digitale. L’elemento costante che ha contribuito a rafforzare la coerenza espressiva è stato l’equilibrio compositivo che risulta essere presente in ogni opera esposta.

Consequenzialmente i lavori esposti non risultano fine a se stessi ma tutti insieme si ramificano creando, attraverso un comune collante un processo estetico-espressivo di arte contemporanea.

Il progetto        La mostra online 

Pasquale Petrucci