“Puntare su valori e investimenti a lungo termine ha reso Eni credibile sui mercati internazionali”: le dichiarazioni dell’AD Claudio Descalzi nella video-intervista ad Adnkronos.
Eni, la video-intervista di Adnkronos all’AD Claudio Descalzi: “In Africa un patrimonio energetico incredibile”
La credibilità di Eni sui mercati internazionali è frutto di una strategia efficacemente capace di coniugare investimenti a lungo termine e creazione di valore. È l’AD Claudio Descalzi a sottolinearlo nel corso dell’intervista rilasciata ad Adnkronos lo scorso 23 luglio: “La nostra storia in Africa non è recente. Recente è semmai il fatto che siamo diventati tra le prime società che operano nel Continente”. Ripercorrendone dunque le tappe, l’AD ha evidenziato come il modello Eni, dagli anni ’50 in poi, si sia differenziato “perché siamo entrati come una piccola società e quindi la nostra crescita è stata basata su un modello che non guardasse solo alla creazione di profitto ma anche ai valori che si radicano solo se si diventa parte organica della società dove operi ed eserciti un’attività”.
Il patrimonio energetico che detiene l’Africa secondo Claudio Descalzi è “incredibile”: “Ha il 13-14% della popolazione mondiale ma dal punto di vista energetico consuma solo il 3-4%. Per questo abbiamo deciso di affiancare, oltre alle risorse destinate all’export, una parte destinata al mercato interno. Risorse africane per l’Africa. Su questo obiettivo noi abbiamo investito più di due miliardi nelle politiche di sviluppo dell’energia”.
Claudio Descalzi: la crescita di Eni nel mondo tra creazione di valore e investimenti a lungo termine
Decidere di investire oltre due miliardi nelle politiche di sviluppo dell’energia per l’Africa può sembrare una scelta “rischiosa da un certo punto di vista” osserva nell’intervista ad Adnkronos l’AD Claudio Descalzi: “Orientarsi sull’export ha certamente un ritorno più sicuro, ma vendere energia localmente vuol dire potersi permettere di costruire infrastrutture, centrali e reti elettriche, distribuzione, sviluppo del know-how e quindi lavoro, formando professionalità e competenze. Con un ritorno che all’inizio può essere inferiore ma che a lungo andare ripaga”.
L’AD evidenzia dunque come il modello Eni in Africa abbia una doppia valenza: “La creazione del profitto deve esserci sempre altrimenti la società non va avanti ma deve essere correlato alla creazione di valori. Il profitto ti può avvantaggiare sul breve termine ma se un’impresa o una società devono vivere, integrarsi, diventare una componente del Paese, puntare sui progetti a lungo termine. Solo ti prendi dei rischi e se credi in un Paese dove vai ad investire ti può rendere credibile e affidabile”. Concludendo, Claudio Descalzi ha ribadito quindi come in Africa e anche in Indonesia “abbiamo fatto una politica che puntava a farci diventare parte integrante della società nella quale operiamo”. Questa strategia ha permesso ad Eni “di crescere, di diventare più credibili”.