Susanna Esposito: l’aumento delle infezioni da Streptococco di gruppo A

Susanna Esposito, ordinario di Pediatria all’Università di Parma, sottolinea l’importanza della prevenzione contro lo Streptococco di gruppo A. La pandemia ha aumentato i casi di infezione e le complicanze, rendendo essenziali le misure igieniche e la corretta gestione delle terapie.

Susanna Esposito

Crescita delle infezioni da Streptococco

Susanna Esposito, ordinaria di pediatria all’Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria (SIP), ha recentemente evidenziato un preoccupante aumento delle infezioni da Streptococco di gruppo A.

Abbiamo avuto un elevatissimo numero di casi – spiega la prof.ssa – che si sono manifestati prevalentemente come faringotonsilliti“. Questo incremento, osservato anche nel mese di maggio, è attribuito in parte al “debito immunologico” post-pandemia. Streptococcus pyogenes, che causa faringite e altre infezioni anche invasive, si trasmette facilmente per contatto diretto o attraverso secrezioni.

Le infezioni, che di solito colpiscono i bambini tra i 5 e i 15 anni, non conferiscono immunità permanente, rendendo la prevenzione cruciale. In particolare, le farmacie hanno riscontrato una carenza di antibiotici, aggravando la situazione. Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, ha sottolineato come i farmaci equivalenti abbiano “le stesse caratteristiche farmacologiche e terapeutiche del farmaco di marca” garantendo continuità nelle cure.

Tuttavia, le complicanze possono essere gravi: la glomerulonefrite acuta, una complicanza renale dell’infezione da Streptococco, è raddoppiata nei bambini nell’ultimo anno. Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia, avverte che “in alcuni casi la glomerulonefrite si presenta con sindrome nefritica e insufficienza renale rapidamente progressiva“.

Prevenzione e gestione delle infezioni sono fondamentali

Secondo Susanna Esposito, la prevenzione rimane fondamentale, specialmente in assenza di un vaccino. A tal proposito, l’igiene delle mani ed evitare di tossire o starnutire senza precauzioni in ambienti affollati sono essenziali.

Per i pediatri, è importante non eseguire tamponi “a tappeto” ma trattare solo le infezioni sintomatiche. Pierangelo Clerici, Presidente dell’Associazione Microbiologi Clinici Italiani, sostiene che “un tampone positivo non basta a giustificare una terapia antibiotica: se non ci sono sintomi, non è necessario far nulla“.

L’uso corretto degli antibiotici è cruciale per evitare la resistenza, un problema crescente che richiede attenzione. Le complicanze dello Streptococco, come la scarlattina, possono manifestarsi in modo evidente, facilitando la diagnosi. Questa infezione cutanea è un importante segnale per i genitori, avvisandoli della presenza di Streptococco di gruppo A. La terapia con amoxicillina, somministrata entro nove giorni dai sintomi, è efficace nel prevenire complicanze gravi. Tuttavia, la corretta gestione delle infezioni è essenziale per proteggere la salute dei bambini e prevenire la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici.