SDA Bocconi: per l’osteoporosi, REMS batte DEXA

In uno studio indipendente di CERGAS SDA Bocconi emerge che la tradizionale densitometria ossea (MOC – DEXA) ha costi maggiori per il Sistema Sanitario Nazionale rispetto alla nuova tecnologia REMS, brevettata dell’azienda pugliese Echolight.
Lo studio, presentato nei giorni scorsi, è stato condotto dal Prof. Patrizio Armeni e dalla Dr.ssa Ludovica Borsoi. Attraverso una valutazione economica denominata “analisi di minimizzazione dei costi”, è stato stimato l’impatto economico del nuovo ecografo con tecnologia REMS rispetto alla tradizionale densitometria ossea MOC – DXA. Le analisi di valutazione economica sono uno dei pilastri fondamentali dell’Health Technology Assessment (HTA), un approccio multidisciplinare alla valutazione delle tecnologie sanitarie per un’allocazione efficiente delle risorse.

 “L’analisi dei costi ha riguardato sia i costi correnti per ciascuna prestazione diagnostica, sia quelli una tantum legati all’acquisto del device e alla formazione del personale sanitario” – ha chiarito Ludovica Borsoi. “La MOC/DXA presenta diversi fattori che ne ostacolano l’adeguatezza per lo screening e la diagnosi di massa dell’Osteoporosi: il costo della tecnologia, l’uso di radiazioni e quindi una limitata accessibilità. Al contrario REMS, utilizza un approccio non-ionizzante e ha una precisione e un’accuratezza diagnostica paragonabile a DXA”, ha concluso l’accademica.

Nel presentare lo studio indipendente, il prof. Patrizio Armeni ha affermato che: “i risultati dell’analisi di minimizzazione dei costi condotta dal punto di vista del SSN italiano, indicano che l’approccio REMS è associato a costi sanitari diretti inferiori rispetto a DXA”.

REMS supera i limiti del DXA per tre motivi: ha un costo d’acquisto inferiore, ha minori costi correnti medi e inferiori spese per training e formazione del personale.

I ricercatori hanno suggerito che, ampliando in ricerche future la prospettiva di analisi e guardando ai riflessi sull’intera società italiana, i risparmi connessi all’utilizzo di REMS potrebbero essere ancora maggiori se si considerano i costi di trasporto per il paziente e per i suoi familiari, l’assistenza informale e le perdite di produttività.